Una app cardiologica per modificare fattori di rischio e stili...

Completato il reclutamento dei partecipanti allo studio...

Una app cardiologica per modificare fattori di rischio e stili di vita non virtuosi e aumentare gli anni di vita in salute

Completato il reclutamento dei partecipanti allo studio CV-PREVITAL, basato sull'utilizzo di una APP per la prevenzione cardiovascolare nella popolazione italiana

Una app cardiologicaSi è da poco concluso il reclutamento dei partecipanti per CV-PREVITAL - Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana, progetto nazionale frutto della collaborazione di 14 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), 22 Centri Sanitari Polifunzionali di medicina generale associati al Consorzio Sanità, 70 farmacie associate a Federfarma Lombardia e tre partner tecnologici, il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM), il Consorzio GARR (la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca) e YouCo (un’azienda specializzata in innovazione digitale).

Il progetto, promosso dal Ministero della Salute, origina da un mandato del Parlamento italiano che ha disposto un finanziamento di 10 milioni di euro in favore degli IRCCS della Rete Cardiologica, il più grande network di ricerca italiano in campo cardiovascolare. Centri coordinatori dello studio sono il Centro Cardiologico Monzino e l’Istituto Auxologico Italiano.

Si tratta del primo studio nel nostro Paese per dimostrare scientificamente, su un’ampia popolazione [28.000 volontari sani con età >45 anni (56% donne) che non abbiano mai subito un evento cardio o cerebrovascolare, possiedano uno smartphone e abbiano dimestichezza con le APP], l’efficacia di un sistema digitale per la prevenzione cardiovascolare.

La APP è stata pensata per consentire il monitoraggio, l’educazione e la gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare convenzionali ed emergenti e degli stili di vita scorretti, fornendo consigli e indicazioni, fungendo da diario e promemoria per l’utente (per registrare pressione arteriosa, frequenza cardiaca, e altri parametri clinici).

“Ci aspettiamo di vedere come e se le tecnologie digitali possano migliorare le condizioni di rischio cardiovascolare delle persone. Ci auguriamo di trovare delle soluzioni che si traducano in una proposta positiva di miglioramento”- ha affermato il Prof. Gianfranco Parati, Direttore scientifico IRCCS Auxologico, e ricercatore principale dello studio insieme al Prof. Giulio Pompilio Direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino.

Il progetto è una macchina complessa che può funzionare solo se gli IRCCS che vi partecipano sono realmente in rete tra loro e i ricercatori lavorano insieme con protocolli e standard operativi condivisi. Nessuno degli Istituti, da solo, sarebbe stato in grado di raggiungere una simile numerosità di partecipanti, indispensabile per garantire il peso statistico necessario alla scientificità dello studio.

Oltre 500 professionisti tra medici, infermieri, ricercatori, ingegneri, biostatistici, tecnici di laboratorio e altre figure del settore medico sanitario stanno collaborando sinergicamente per questo progetto. La sfida è quella di promuovere una prevenzione sostenibile, basata sull’informazione, la consapevolezza e la personalizzazione degli interventi; obiettivo fondamentale non solo per i singoli cittadini ma anche per il Sistema Sanitario Nazionale, poiché una prevenzione efficace è indispensabile per ridurre il peso di patologie che incidono profondamente sulla vita delle persone, sulle strutture sanitarie e sull’economia del Paese.

Ad oggi la APP CV-PREVITAL ha inviato oltre un milione di messaggi personalizzati, pensati per migliorare  la conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolare e per fornire una guida completa per una prevenzione efficace, basata su un’alimentazione equilibrata, un’adeguata attività fisica, il controllo  dello stress e l’abbandono delle abitudini dannose. Questo risultato, di grande rilevanza dal punto di vista dell’educazione alla salute, sarebbe stato impossibile da raggiungere senza il supporto della tecnologia digitale.

Sebbene i risultati sull’efficacia dell’app non siano ancora disponibili, poiché lo studio è tuttora in corso, i dati raccolti verranno analizzati nei prossimi mesi: il dataset prodotto (che contiene oltre 1.000 variabili demografiche, biochimiche, cliniche e sugli stili di vita) rappresenta la più ampia raccolta di informazioni correlate alla prevenzione cardiovascolare a livello nazionale. L’analisi dei dati consentirà di ottenere una panoramica accurata della situazione epidemiologica della popolazione italiana in tale ambito, basata non solo sui fattori di rischio noti, ma anche su una serie di fattori emergenti che spaziano dagli aspetti socioeconomici a quelli psicocomportamentali.

La potentissima infrastruttura dati ed organizzativa creata tra i vari IRCSS per il progetto CV-PREVITAL potrà essere utilizzata anche per progetti futuri. Inoltre, una volta concluso il progetto, la rete di relazioni messa in opera consentirà agli IRCCS di interagire direttamente con i medici di medicina generale e con le farmacie del territorio per realizzare nuovi progetti di studio e di ricerca per la salute, la prevenzione e la cura degli italiani.

Una app cardiologicaSi è da poco concluso il reclutamento dei partecipanti per CV-PREVITAL - Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana, progetto nazionale frutto della collaborazione di 14 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), 22 Centri Sanitari Polifunzionali di medicina generale associati al Consorzio Sanità, 70 farmacie associate a Federfarma Lombardia e tre partner tecnologici, il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM), il Consorzio GARR (la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca) e YouCo (un’azienda specializzata in innovazione digitale).

Il progetto, promosso dal Ministero della Salute, origina da un mandato del Parlamento italiano che ha disposto un finanziamento di 10 milioni di euro in favore degli IRCCS della Rete Cardiologica, il più grande network di ricerca italiano in campo cardiovascolare. Centri coordinatori dello studio sono il Centro Cardiologico Monzino e l’Istituto Auxologico Italiano.

Si tratta del primo studio nel nostro Paese per dimostrare scientificamente, su un’ampia popolazione [28.000 volontari sani con età >45 anni (56% donne) che non abbiano mai subito un evento cardio o cerebrovascolare, possiedano uno smartphone e abbiano dimestichezza con le APP], l’efficacia di un sistema digitale per la prevenzione cardiovascolare.

La APP è stata pensata per consentire il monitoraggio, l’educazione e la gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare convenzionali ed emergenti e degli stili di vita scorretti, fornendo consigli e indicazioni, fungendo da diario e promemoria per l’utente (per registrare pressione arteriosa, frequenza cardiaca, e altri parametri clinici).

“Ci aspettiamo di vedere come e se le tecnologie digitali possano migliorare le condizioni di rischio cardiovascolare delle persone. Ci auguriamo di trovare delle soluzioni che si traducano in una proposta positiva di miglioramento”- ha affermato il Prof. Gianfranco Parati, Direttore scientifico IRCCS Auxologico, e ricercatore principale dello studio insieme al Prof. Giulio Pompilio Direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino.

Il progetto è una macchina complessa che può funzionare solo se gli IRCCS che vi partecipano sono realmente in rete tra loro e i ricercatori lavorano insieme con protocolli e standard operativi condivisi. Nessuno degli Istituti, da solo, sarebbe stato in grado di raggiungere una simile numerosità di partecipanti, indispensabile per garantire il peso statistico necessario alla scientificità dello studio.

Oltre 500 professionisti tra medici, infermieri, ricercatori, ingegneri, biostatistici, tecnici di laboratorio e altre figure del settore medico sanitario stanno collaborando sinergicamente per questo progetto. La sfida è quella di promuovere una prevenzione sostenibile, basata sull’informazione, la consapevolezza e la personalizzazione degli interventi; obiettivo fondamentale non solo per i singoli cittadini ma anche per il Sistema Sanitario Nazionale, poiché una prevenzione efficace è indispensabile per ridurre il peso di patologie che incidono profondamente sulla vita delle persone, sulle strutture sanitarie e sull’economia del Paese.

Ad oggi la APP CV-PREVITAL ha inviato oltre un milione di messaggi personalizzati, pensati per migliorare  la conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolare e per fornire una guida completa per una prevenzione efficace, basata su un’alimentazione equilibrata, un’adeguata attività fisica, il controllo  dello stress e l’abbandono delle abitudini dannose. Questo risultato, di grande rilevanza dal punto di vista dell’educazione alla salute, sarebbe stato impossibile da raggiungere senza il supporto della tecnologia digitale.

Sebbene i risultati sull’efficacia dell’app non siano ancora disponibili, poiché lo studio è tuttora in corso, i dati raccolti verranno analizzati nei prossimi mesi: il dataset prodotto (che contiene oltre 1.000 variabili demografiche, biochimiche, cliniche e sugli stili di vita) rappresenta la più ampia raccolta di informazioni correlate alla prevenzione cardiovascolare a livello nazionale. L’analisi dei dati consentirà di ottenere una panoramica accurata della situazione epidemiologica della popolazione italiana in tale ambito, basata non solo sui fattori di rischio noti, ma anche su una serie di fattori emergenti che spaziano dagli aspetti socioeconomici a quelli psicocomportamentali.

La potentissima infrastruttura dati ed organizzativa creata tra i vari IRCSS per il progetto CV-PREVITAL potrà essere utilizzata anche per progetti futuri. Inoltre, una volta concluso il progetto, la rete di relazioni messa in opera consentirà agli IRCCS di interagire direttamente con i medici di medicina generale e con le farmacie del territorio per realizzare nuovi progetti di studio e di ricerca per la salute, la prevenzione e la cura degli italiani.


Ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2024

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