Pronto un nuovo documento per accompagnare le scelte dei singoli stati membri in vista dell’autunno, prendendo in considerazione una possibile nuova ondata di COVID-19: Individuate cinque azioni per stabilizzare la pandemia
A seguito della recente impennata estiva di casi di COVID-19, l’OMS Europa ritiene probabile una nuova recrudescenza dei casi nel corso dei prossimi mesi, che andranno a sovrapporsi alle infezioni causate da altri virus respiratori tipici della stagione invernale.
Secondo l’OMS, l'impatto sulla salute pubblica di questa nuova ondata dipenderà da alcuni fattori quali l'emergere di nuove varianti, il livello di immunità delle popolazioni, il livello convivenza fisica nei luoghi di lavoro e nel tempo libero, i viaggi internazionali, la diffusione delle vaccinazioni anti-SARS-CoV-2 e per l'influenza, l’interruzione di altri servizi sanitari e l’incidenza del Long Covid.
Per questa ragione è di fondamentale importanza predisporre piani e misure di contenimento a tutti i livelli in modo da ottimizzare l'utilizzo di risorse sanitarie pubbliche e garantire che tutti i servizi sanitari siano mantenuti attivi anche durante gli eventuali picchi pandemici.
Sono cinque le azioni strategiche indicate nel documento (1) pubblicato dall’OMS Europa per contenere la pandemia e proteggere la popolazione:
Emerge come prioritario, per l’OMS, proteggere i soggetti più vulnerabili (come i pazienti delle strutture sanitarie e di assistenza a lungo termine, i target con bassi livelli di adesione alla vaccinazione, i migranti, rifugiati e altre popolazioni vulnerabili) ed intraprendere interventi mirati negli ambienti a maggior rischio di assembramenti (come bar, ristoranti, trasporti pubblici e scuole), ma grande importanza viene anche riservata alla promozione di comportamenti individuali corretti quale fattore determinante per il controllo della diffusione del virus.
L'OMS non raccomanda invece più il contact tracing, la quarantena e il follow-up per tutte le persone che siano state in contatto con una persona positiva o con un probabile caso di infezione da SARS-CoV-2, mentre conferma la necessità del tracciamento e della quarantena per gli individui a rischio di malattia grave, negli ambienti ad alto rischio (assistenza sanitaria, case di cura e strutture assistenziali a lunga degenza) e nelle situazioni di preoccupazione (ad es. nuove varianti aggressive).
L’OMS considera inoltre la valutazione di una riduzione del periodo di isolamento raccomandato dopo la scomparsa dei sintomi acuti e in combinazione con uno o più risultati negativi del test SARS-CoV-2, in caso di forti necessità in determinati comparti di lavoro essenziali.
Fondamentale resta il vaccino e l’OMS raccomanda la prosecuzione delle campagne vaccinali per raggiungere una più estesa copertura vaccinale, considerando anche la possibilità di una vaccinazione simultanea COVID-19 ed influenza integrando la vaccinazione nei programmi dell’assistenza sanitaria di base.
Importante anche rendere disponibili le terapie appropriate e ormai consolidate, compresi gli antivirali.
1. “Strategy considerations for severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) and other respiratory viruses in the WHO European Region during autumn and winter 2022/23: protecting the vulnerable with agility, efficiency, and trust” Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2022. Licence: CC BYNC-SA 3.0 IGO.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022
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