Durante il 2021 e il mese di gennaio 2022, la vaccinazione anti-COVID-19 ha permesso di ridurre significativamente l’impatto della pandemia in termini di morbidità e mortalità, permettendo un importante allentamento delle misure restrittive nella seconda metà dell’anno. La stima è riportata in un rapporto dell’ISS appena pubblicato
Nel nostro Paese la campagna vaccinale contro SARS-CoV-2 ha permesso di evitare circa 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, più di 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi. La stima, che si riferisce al periodo compreso tra il 27 dicembre 2020, data di inizio della campagna vaccinale, ed il 31 gennaio 2022, è riportata nel rapporto “Infezioni da SARS-CoV-2, ricoveri e decessi associati a COVID-19 direttamente evitati dalla vaccinazione” (1) appena pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il calcolo è stato fatto con una metodologia, inizialmente sviluppata per i vaccini antinfluenzali ma già applicata in altri Paesi per studi relativi a SARS-CoV-2, che utilizza i dati della Sorveglianza Integrata e dell’anagrafe nazionale vaccini del ministero della Salute. L’approccio si basa sull'idea che l'impatto settimanale della vaccinazione sugli eventi studiati (casi notificati COVID-19, ricoveri, ricoveri in terapia intensiva e decessi) può essere stimato combinando l’efficacia vaccinale verso l'evento di interesse, la copertura vaccinale settimanale e il numero settimanale di eventi osservati. Questa stima è detta diretta in quanto non considera il possibile impatto indiretto della stessa vaccinazione sulla popolazione non vaccinata (ad esempio: le infezioni evitate tra i vaccinati potrebbero aver contenuto la trasmissibilità complessiva osservata in Italia).
Questi alcuni dei principali risultati:
È possibile consultare il documento completo a questo link
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022
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