Forniture inferiori al previsto, consegne irregolari, esitazione e comunicazione inadeguate sono i fattori che stanno frenando la campagna vaccinale. Con la diffusione della variante delta è necessaria una corsa contro il tempo per raggiungere gli oltre 5,7 milioni di over 60 ancora senza adeguata copertura.
Il monitoraggio della Fondazione GIMBE, nella settimana 30 giugno-6 luglio, rileva un incremento dei nuovi casi (+5%), a fronte di un calo degli indicatori ospedalieri (-24,2% ricoveri; -30,7% terapie intensive) e dei decessi (-26,4%). A sei mesi dall’inizio, la campagna vaccinale mostra i suoi limiti: forniture inferiori al previsto, consegne irregolari, esitazione vaccinale e comunicazione istituzionale inadeguata. Contro la variante delta serve soprattutto una corsa contro il tempo per raggiungere gli oltre 5,7 milioni di cittadini over 60 attualmente senza adeguata copertura vaccinale.
Disponibilità di dosi
Rallentamento nella somministrazione delle prime dosi
Variante delta
L’ultima indagine flash dell’Istituto Superiore di Sanità stima al 22,7% la prevalenza della variante delta con notevoli differenze regionali (range 0-70,6%). “I dati provenienti dall’Inghilterra e quelli, seppur preliminari, di Israele – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – confermano l’elevata efficacia del ciclo vaccinale completo nel prevenire le forme severe di COVID-19, le ospedalizzazioni e i decessi. Tuttavia nel nostro Paese il tallone d’Achille della campagna vaccinale è attualmente rappresentato dagli oltre 5,75 milioni di over 60 a rischio di malattia grave privi di adeguata copertura contro la variante delta”. In dettaglio, 2,29 milioni (12,8%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino con rilevanti differenze regionali (dal 22,6% della Sicilia al 7,7% della Puglia) e oltre 3,46 milioni (19,4%) devono completare il ciclo dopo la prima dose. Peraltro, il trend di somministrazione delle prime dosi per fasce di età conferma ormai l’appiattimento delle curve degli over 80 e delle fasce 70-79 e 60-69 e registra una flessione da oltre 4 settimane per la fascia 50-59 anni e da circa 2 settimane per la fascia 40-49, seppure con notevoli differenze nelle percentuali di copertura tra le varie classi anagrafiche.
“L’incremento dei casi conseguente alla diffusione della variante delta destinato a continuare nelle prossime settimane non deve generare allarmismi – afferma Nino Cartabellotta, Presidente di Fondazione GIMBE –Certo il dato preoccupa per il suo potenziale impatto sugli ospedali che sarà inversamente proporzionale alla copertura vaccinale completa degli over 60. Ecco perché, oltre a potenziare contact tracing e sequenziamento, occorre sia mettere in campo strategie di chiamata attiva per gli over 60 che non si sono ancora prenotati, sia accelerare la somministrazione delle seconde dosi. Infine, siamo tutti chiamati a contribuire attivamente a rallentare la diffusione della variante delta mantenendo comportamenti responsabili ed evitando gli errori della scorsa estate”.
Il monitoraggio della Fondazione GIMBE dell'epidemia di COVID-19 è disponibile a questo link.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022
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