Associazione tra celiachia e sindrome dell'intestino irritabile:...

Secondo uno studio recente per i celiaci il rischio di...

Associazione tra celiachia e sindrome dell'intestino irritabile: nuovi dati

Secondo uno studio recente per i celiaci il rischio di sviluppare la IBS è almeno 3 volte maggiore rispetto alle persone senza celiachia, sia prima sia dopo la diagnosi di celiachia

Associazione tra celiachia e sindrome dell'intestino irritabile: nuovi dati La sindrome dell’intestino irritabile (Irritable bowel syndrome, IBS) è un disturbo della motilità intestinale con sintomi sovrapponibili a quelli della malattia celiaca (celiac disease, CD) come dolore addominale ricorrente e stipsi o diarrea. Diverse ricerche hanno evidenziato, nei soggetti con CD un rischio aumentato di avere una diagnosi di IBS. Tuttavia, il rischio di IBS nei soggetti celiaci è stato finora indicato in un ampio range che va da 2 a 10 volte rispetto a quello della popolazione generale. Queste differenze si spiegano anche con un bias relativo alla sorveglianza, ossia al fatto che molti studi hanno rilevato le diagnosi di IBS non oltre un anno dopo la diagnosi di CD.

Per questo un team di ricercatori ha condotto una nuova ricerca (1) su un ampio database di popolazione, con l’obiettivo di determinare il rischio di diagnosi di IBS nei pazienti celiaci anche a lungo termine (≥10 anni dalla diagnosi di celiachia), considerando le eventuali differenze tra diversi sottogruppi di pazienti.

Utilizzando i dati istopatologici e di registro svedesi, sono stati identificati 27.262 pazienti con CD diagnosticati nel periodo 2002-2017 e 132.922 soggetti di controllo della popolazione generale, abbinati per età e sesso. Le diagnosi di IBS sono state ottenute da cartelle cliniche nazionali e ambulatoriali non primarie. La regressione di Cox ha stimato gli hazard ratio (HR) per l'IBS aggiustati per il livello di istruzione e l'indice di comorbilità di Charlson. Per ridurre i potenziali bias di sorveglianza, l’analisi ha preso in considerazione diagnosi incidentali di IBS ≥1 anno dopo la diagnosi di CD. Utilizzando la regressione logistica condizionale, sono state calcolate analisi secondarie per stimare gli odds ratio (OR) per la diagnosi di IBS ≥1 anno prima della diagnosi di CD.

Durante una media di 11,1 anni di follow-up, a 732 pazienti celiaci (2,7%) è stata diagnosticata la IBS rispetto a 1.131 soggetti (0,9%) del gruppo di controllo della popolazione generale. Complessivamente (≥1 anno di follow-up), l'HR per l'IBS era pari a 3,11 (intervallo di confidenza IC 95% =2,83-3,42), con un aHR di 2,00 (IC 95% =1,63-2,45) dopo ≥10 anni di follow-up. Rispetto ai fratelli e alle sorelle (n=32.010), i pazienti celiaci (n=19.211) presentavano un rischio ≥2 volte maggiore di insorgenza di IBS (HR=2,42; IC 95% = 2,08-2,82). Rispetto ai celiaci con guarigione della mucosa, quelli con atrofia persistente dei villi alla biopsia di follow-up avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di IBS (HR=0,66; IC 95% =0,46-0,95). La CD era anche associata a una diagnosi più precoce di IBS (OR=3,62; 95%CI=3,03-4,34). Per spiegare questo dato, i ricercatori scrivono che tradizionalmente i medici esitano a diagnosticare la IBS in pazienti con un disturbo gastrointestinale organico e, in particolare, per i pazienti con atrofia persistente dei villi i sintomi dell’IBS possono essere attribuiti all’intolleranza al glutine.

Lo studio ha mostrato un aumento del rischio di diagnosi di IBS anche prima della diagnosi di CD, presumibilmente, secondo gli autori, a causa di sintomi aspecifici della CD che possono essere erroneamente attribuiti all’IBS. È anche possibile che in una fase di malattia celiaca non completamente sviluppata, l’assunzione di glutine possa causare sintomi simili all’IBS. Pertanto, ribadiscono gli autori, si raccomanda di escludere la celiachia durante un’indagine sui sintomi dell’IBS.

I ricercatori concludono che nei pazienti con CD, il rischio di IBS è aumentato molto prima e dopo la diagnosi. I medici dovrebbero essere consapevoli di queste associazioni a lungo termine e delle loro implicazioni sulla gestione dei pazienti.

 

1. Mårild K, Söderling J, Lebwohl B, et al. ASSOCIATION BETWEEN CELIAC DISEASE AND IRRITABLE BOWEL SYNDROME: A NATIONWIDE COHORT STUDY. Clin Gastroenterol Hepatol. 2024 Feb 15:S1542-3565(24)00201-5.

Associazione tra celiachia e sindrome dell'intestino irritabile: nuovi dati La sindrome dell’intestino irritabile (Irritable bowel syndrome, IBS) è un disturbo della motilità intestinale con sintomi sovrapponibili a quelli della malattia celiaca (celiac disease, CD) come dolore addominale ricorrente e stipsi o diarrea. Diverse ricerche hanno evidenziato, nei soggetti con CD un rischio aumentato di avere una diagnosi di IBS. Tuttavia, il rischio di IBS nei soggetti celiaci è stato finora indicato in un ampio range che va da 2 a 10 volte rispetto a quello della popolazione generale. Queste differenze si spiegano anche con un bias relativo alla sorveglianza, ossia al fatto che molti studi hanno rilevato le diagnosi di IBS non oltre un anno dopo la diagnosi di CD.

Per questo un team di ricercatori ha condotto una nuova ricerca (1) su un ampio database di popolazione, con l’obiettivo di determinare il rischio di diagnosi di IBS nei pazienti celiaci anche a lungo termine (≥10 anni dalla diagnosi di celiachia), considerando le eventuali differenze tra diversi sottogruppi di pazienti.

Utilizzando i dati istopatologici e di registro svedesi, sono stati identificati 27.262 pazienti con CD diagnosticati nel periodo 2002-2017 e 132.922 soggetti di controllo della popolazione generale, abbinati per età e sesso. Le diagnosi di IBS sono state ottenute da cartelle cliniche nazionali e ambulatoriali non primarie. La regressione di Cox ha stimato gli hazard ratio (HR) per l'IBS aggiustati per il livello di istruzione e l'indice di comorbilità di Charlson. Per ridurre i potenziali bias di sorveglianza, l’analisi ha preso in considerazione diagnosi incidentali di IBS ≥1 anno dopo la diagnosi di CD. Utilizzando la regressione logistica condizionale, sono state calcolate analisi secondarie per stimare gli odds ratio (OR) per la diagnosi di IBS ≥1 anno prima della diagnosi di CD.

Durante una media di 11,1 anni di follow-up, a 732 pazienti celiaci (2,7%) è stata diagnosticata la IBS rispetto a 1.131 soggetti (0,9%) del gruppo di controllo della popolazione generale. Complessivamente (≥1 anno di follow-up), l'HR per l'IBS era pari a 3,11 (intervallo di confidenza IC 95% =2,83-3,42), con un aHR di 2,00 (IC 95% =1,63-2,45) dopo ≥10 anni di follow-up. Rispetto ai fratelli e alle sorelle (n=32.010), i pazienti celiaci (n=19.211) presentavano un rischio ≥2 volte maggiore di insorgenza di IBS (HR=2,42; IC 95% = 2,08-2,82). Rispetto ai celiaci con guarigione della mucosa, quelli con atrofia persistente dei villi alla biopsia di follow-up avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di IBS (HR=0,66; IC 95% =0,46-0,95). La CD era anche associata a una diagnosi più precoce di IBS (OR=3,62; 95%CI=3,03-4,34). Per spiegare questo dato, i ricercatori scrivono che tradizionalmente i medici esitano a diagnosticare la IBS in pazienti con un disturbo gastrointestinale organico e, in particolare, per i pazienti con atrofia persistente dei villi i sintomi dell’IBS possono essere attribuiti all’intolleranza al glutine.

Lo studio ha mostrato un aumento del rischio di diagnosi di IBS anche prima della diagnosi di CD, presumibilmente, secondo gli autori, a causa di sintomi aspecifici della CD che possono essere erroneamente attribuiti all’IBS. È anche possibile che in una fase di malattia celiaca non completamente sviluppata, l’assunzione di glutine possa causare sintomi simili all’IBS. Pertanto, ribadiscono gli autori, si raccomanda di escludere la celiachia durante un’indagine sui sintomi dell’IBS.

I ricercatori concludono che nei pazienti con CD, il rischio di IBS è aumentato molto prima e dopo la diagnosi. I medici dovrebbero essere consapevoli di queste associazioni a lungo termine e delle loro implicazioni sulla gestione dei pazienti.

 

1. Mårild K, Söderling J, Lebwohl B, et al. ASSOCIATION BETWEEN CELIAC DISEASE AND IRRITABLE BOWEL SYNDROME: A NATIONWIDE COHORT STUDY. Clin Gastroenterol Hepatol. 2024 Feb 15:S1542-3565(24)00201-5.


Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio 2024

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