L’attuale pandemia ha causato gravi interruzioni nella fornitura di assistenza ai pazienti con osteoporosi. Due lavori recenti evidenziano le principali difficoltà da superare e suggeriscono una serie di strategie che permettano di avvicinare i pazienti e gestire in sicurezza la terapia fino a quando non sarà disponibile il ritorno agli standard di assistenza clinica.
L’emergenza COVID-19 ha causato gravi interruzioni nella fornitura di assistenza, in particolare ai pazienti affetti da patologie croniche come l’osteoporosi.
Due lavori (1,2) mostrano alcune delle principali difficoltà da superare nella gestione dei malati cronici con fragilità ossea nella attuale situazione pandemica suggerendo la necessità di attuare una serie di strategie che permettano, grazie alla telemedicina, di limitare gli accessi alle strutture ospedaliere e di avvicinare i pazienti più fragili, comunicando in modo efficace le informazioni più utili nella gestione della patologia e della terapia per guidare in sicurezza l'assistenza ai pazienti con osteoporosi fino a quando non sarà disponibile un ritorno agli standard di assistenza clinica di routine.
Questi i principali aspetti sottolineati:
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2022
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